domenica 27 gennaio 2008

Discorso per l'Assemblea Regionale An

Questo è il discorso preparato per l'assemblea regionale del partito, presente l'On. Gianni Alemanno. Purtroppo i lavori si sono prolungati e non ho potuto recitarlo davanti alle tante persone che erano accorse per l'occasione. Ve lo riporto qui perchè l'ultima parte è dedicata a voi.

Camerateschi saluti

Salvatore "Sasso" Deidda
Commissario Provinciale Azione Giovani Cagliari


Porto il saluto della comunità di azione giovani cagliari e approffito di questa assemblea per chiedere a voi, che siete classe dirigente di AN, a voi che siete gli iscritti, i simpatizzanti del nostro partito, di aderire a quella che è la battaglia per il diritto alla proprietà della casa.. Appunto un diritto ma che oggi è più che mai una chimera, un sogno irrealizzabile. Un ex ministro etichettò i giovani d’oggi dei bamboccioni, termine di per sé non offensivo per noi che abbiamo tanto a cuore la famiglia ma come si fa oggi a creare e metter su una famiglia. Come si fa a comprare una casa se il lavoro è precario o come alcuni amano definirlo, è flessibile. Questo quando una persona è fortunata e il lavoro lo trova e lo conserva. Comprare una casa è impossibile considerato i prezzi folli del mercato immobiliare, anche per degli “sgabuzzini” che spacciano come case.

Noi vogliamo dei mutui agevolati: agevolati non tanto per le anche, come accade oggi ma per le persone, per gli uomini, per i cittadini. Noi vogliamo degli uomini liberi dalla schiavitù degli affitti, liberi dal cappio di mutui che ogni anno vengono ricalcolati, ovviamente sempre alle spese dei contraenti.

Riformare gli enti per l’edilizia popolare è un primo passo. Non devono essere più enti che costruiscono e gestiscono gli affitti di palazzoni che la sinistra e le sue amministrazioni, costruirono negli anni 60. Devono essere case abitabili e va concesso il riscatto di esse a condizioni sicuramente migliori come la concessione di un mutuo che tenga conto del reddito familiare e delle condizioni economiche dell’assegnatario. Deve tener conto di quello che accade durante il periodo del mutuo. Se il capofamiglia perde il lavoro non devono necessariamente scattare delle misure di pignoramento o simili ma vanno ipotizzati degli strumenti cuscinetto che permetta a quella famiglia di non perdere il diritto di proprietà e ritrovare il lavoro e la fonte di reddito con tranquillità.

Noi proponiamo AZIONE CASA, una battaglia che a livello nazionale è stata lanciata da Azione Giovani e alla quale noi abbiamo aderito con piacere. Questa dev’essere una primissima iniziativa e battaglia per Alleanza Nazionale. Dobbiamo lottare contro chi vuole che la gente viva in affitto. Noi dobbiamo contrastare la politica della Giunta Soru che ha abolito il mutuo agevolato regionale ed ha inserito un bonus di 25000 euro che come tutti possiamo comprendere è solamente un inutile elemosina. Noi dobbiamo lottare affinché lo Stato permetta a qualunque famiglia di accedere a dei mutui che siano calcolati in base al reddito della stessa. Non è possibile che un lavoratore che guadagni 1000 euro al mese vada a pagare per 20 anni una rata da 500 o 600 euro. Vuol dire condannarlo ad una schiavitù: lavorare per pagare il mutuo. Con nessuna garanzia. Se per caso perde il lavoro, perde la casa. E’ un ingiustizia sociale da eliminare.

Un'ultima cosa. Avete parlato dei rifiuti campani in Sardegna. Io vorrei ringraziare in questa sede i ragazzi di Monastir, di Quartu e quelli della mia grande sezione, Caravella, perché la notte in cui è arrivata la prima nave, questi ragazzi hanno saputo dimostrare di che tempra sono fatti i giovani di destra. Non violenti come qualcuno ci ha descritto, non vandali, non sicuramente come quelli dei centri sociali di sinistra o gli anarchici. No. Ragazzi come Antonella, Laura, Stefano Luca, Alessandro, Pedro, Carlo, Giulio, Simona, Carola, Toto, Corrado,Riccardo, fanny hanno dimostrato la forza delle idee davanti a quella che noi ancora oggi consideriamo un vero e proprio sopruso. L’arrivo dei rifiuti napoletani decisa da parte del Governatore Soru che, commentando la carica eccessiva della polizia, ha detto “ lo stato doveva dare un segnale”. Bene, quei ragazzi che ho citato prima, non reagendo ma restano a manifestare pacificamente nonostante la carica hanno dimostrato che non assolutamente vero che i giovani sono lontani dalla politica. Hanno dimostrato che le idee sono più forti di qualunque cosa, anche delle cariche della polizia, anche delle cariche da parte dello Stato. Noi, questa comunità che comprende anche tanti altri ragazzi e ragazze che non ho nominato ma che sono quotidianamente impegnati nel lavoro politico militante, qualcuno ha anche cercato di criminalizzare, merita un applauso perché alleanza nazionale può dire che il domani le appartiene proprio perché ha dei giovani così. Grazie

La trappola per topi

Immaginate di rinchiudere qualche centinaio di topi in un campo di bocce, che avete provveduto a recintare con alte pareti di legno, per tre lati su quattro. Il quarto lato – uno di quelli lunghi – non ha bisogno di pareti, poichè subito accanto alla sabbia c’è l’acqua di uno stagno: in quella direzione i topi non potranno andare.

Gettate nel campo un pò di cibo, che sia sufficiente a tenerli in vita, ma non a sfamarli tutti. Quando il nervosismo per la fame cresce, e la ricerca di cibo diventa più spasmodica, infilate un dito in uno dei tanti forellini che avete praticato sulle pareti di legno, e aspettate che i topi ve lo morsichino. A quel punto urlate di dolore, prendete lo schioppo e ne fate fuori una decina.

I topi per un momento si calmano.

Tornate a gettare del cibo, poi riducetene la dose, lasciate che la fame cresca, tornate a infilare il dito in un forellino, e impallinate nuovamente quelli che ve lo morsicano.

Se qualcuno protesta per il continuo massacro dei topi, mostrategli il dito ferito, e spiegategli che i topi devono imparare a rispettare chi li nutre.

Dopo aver ripetuto il ciclo per un pò di tempo, riducete drasticamente le quantità di cibo, obbligando i topi ad ammazzarsi fra di loro pur di riuscire a sopravvivere. Vedrete così che i più forti riusciranno comunque a nutrirsi, ...

... mentre i più deboli si lanceranno con disperazione verso le pareti, cercando a tutti i costi di uscire da uno dei forellini che avete praticato.

A quel punto vi trovate obbligati a rinforzare le pareti con delle lastre di acciaio, perchè i topi rischiano di scavarsi nel legno una via di uscita.

Niente più forellini, niente più morsicature, niente più punizioni. Interrompete del tutto la somministrazione di cibo, e restate semplicemente a guardare.

Quando lo scompiglio e la disperazione avranno raggiunto i massimi livelli, vedrete che i topi cercheranno di scavare delle gallerie sotto le pareti rinforzate, pur di uscire alla ricerca di cibo.

A quel punto chiedete gentilmente ai vostri amici egiziani di tappare quelle gallerie.

Benvenuti a Gaza.

venerdì 25 gennaio 2008

Assemblea Regionale An

Domenica 27 Gennaio 2008, allle ore 10.30, presso l'Hotel Mediterraneo si terrà l'Assemblea Regionale di Alleanza Nazionale per discutere del documento, elaborato in vista della prossima Conferenza Programmatica Nazionale di marzo (il documento è consultabile nel sito della Federazione Provinciale di Cagliari http://www.ancagliari.it/). L'Assemblea sarà presieduta da Gianni Alemanno, componente della Direzione e dell'Esecutivo Politico di AN, e ad essa potranno partecipare, oltre ai membri di diritto, tutti gli iscritti ed i simpatizzanti che lo desidereranno.

mercoledì 23 gennaio 2008

Per i bugiardi e gli smemorati

Scorie nucleari: manifestazione oggi a Roma per dire no ai rifiuti tossici
(cronacaonline) – Cagliari, 24 Giu 2003 – Il gruppo Consiliare dell’Udc in Consiglio regionale ha reso noto in un comunicato che sarà molto difficile che le scorie arrivino in Sardegna. E' quanto hanno assicurato i presidenti della commissione parlamentare Ambiente, Pietro Armani, e della commissione Bicamerale Rifiuti, Paolo Russo, a una delegazione dei giovani dell'Udc e di Azione giovani che, stamattina a Roma, hanno manifestato per dire no alle scorie in Sardegna. Cinquanta ragazzi, continua la nota, hanno organizzato un sit-in davanti a Montecitorio con striscioni che riportavano le scritte "Poche storie, niente scorie". La delegazione dei giovani, conclude il comunicato, è stata accompagnata dagli esponenti del Governo dal deputato dell'Udc, Antonello Mereu, e dal senatore Gianfranco Tunis. I giovani di Azione giovani e Udc in questi minuti stanno facendo rientro nell’Isola.

sabato 19 gennaio 2008

Un bellissimo e istruttivo articolo sui rifiuti e sulla politica in Sardegna

Un articolo preso da un sito di un movimento, Sardegna e Libertà che fa parte del centrosinistra - vicino all'area sardista. Collegati al loro sito

Solidarietà sì, ma nella legalità
di Andrea Pubusa
17 Gennaio, 2008

Uno dei tanti paradossi nel tormentato sbarco dei rifiuti è che esiste una legge regionale (n. 6/2001) che espressamente lo vieta, ma il Presidente, il garante dell’autonomia regionale, è il principale artefice della sua violazione. Non mi sfugge che la legge sulla protezione civile (n. 225/1992) per l’attuazione di interventi di emergenza ammette che si provveda “anche a mezzo di ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente”. Ma tali provvedimenti devono essere sempre adottati nel rispetto dei princìpi generali dell’ordinamento giuridico” e “devono contenere l’indicazione delle principali norme a cui si intende derogare e devono essere motivate.” Esse, infine, “sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, nonché trasmesse ai sindaci interessati affinché vengano pubblicate” nell’albo pretorio dei comuni.
Ebbene, a parte le riserve sulla legittimità costituzionale di un potere amministrativo in deroga delle leggi, quando la nave l’altra sera è giunta in porto, il Sindaco di Cagliari aveva avuto solo notizie radio TV. Ed allora, fino a prova contraria, lo sbarco della prima nave è avvenuta per via di fatto, perché non esisteva alcuna ordinanza di De Gennaro e comunque non c’è stata la comunicazione ai sindaci interessati né la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Di più e peggio: l’ordinanza non è stata adottata “nel rispetto dei princìpi generali dell’ordinamento” e, dunque, anzitutto dei principi costituzionali. E’ stato violato sicuramente il principio costituzionale di autonomia. Infatti, la deroga con atto di governo che s’imponga anche alle autonomie significa che queste, dichiarato lo stato d’emergenza, non esistono. Non vi sembra troppo? Qui la deroga non è alle leggi, ma alla Costituzione e allo Statuto speciale (che è legge costituzionale). Questo non è ammissibile e non è detto nella legge 225/92. Non a caso l’ordinanza del Governo dell’11 gennaio scorso, che nomina il Commissario De Gennaro e gli delega i poteri di ordinanza, precisa che le ordinanze in deroga emanate da quest’ultimo devono essere assunte “d’intesa col Presidente della Regione”. E’ dunque quest’ultimo che deve farsi garante del rispetto della legge regionale e non deve dare l’intesa ove questa glielo vieti. E’ il caso sardo, stante l’art. 6 della L. n. 6/2001. Soru non poteva, dunque, dare l’intesa. Ma ammettiamo pure che anche la legge regionale sia derogabile. Tuttavia, Soru, in presenza dell’art. 6 della L.r. n. 6/2001, avrebbe dovuto, prima di dare l’intesa, convocare il Consiglio per informarlo (informando così anche noi sardi) e chiedere conforto e consenso a offrire un’intesa in deroga alla legge regionale. Sarebbe stata utile anche una delibera la Giunta. Una procedura di questo tipo, da svolgere in uno - due giorni, non avrebbe pregiudicato l’obiettivo e avrebbe rasserenato tutti noi. Del resto altre regioni hanno preso tempo per deliberare, senza pregiudicare alcunché.
In realtà, lo sbarco dei rifiuti è avvenuto in violazione delle leggi statale e regionale, senza atti formali. Siamo fuori dallo Stato di diritto e dalle garanzie che esso ci offre. E’ pericoloso. Oggi lo si fa per solidarietà, domani chissà… Su queste questioni non c’è destra o sinistra che tenga: dobbiamo essere tutti esigenti e fermi.
E la solidarietà? La fratellanza verso i cittadini della Campania dev’essere incondizionata e generosa. Deve svolgersi però nella legalità e col coinvolgimento delle istituzioni e dei cittadini. Altrimenti non è la solidarietà che interessa, ma l’ostentazione di essa ad altri fini.
E che dire poi dell’operato della Questura di Cagliari? Tutti in città (anch’io) fin dal mattino sapevamo di un SMS che invitava al raduno davanti a casa Soru. Ed allora perché la Questura non ha prevenuto l’assembramento? E la carica ai pacifici manifestanti del Porto industriale? E le bastonate alla cieca anche a pacifici e malcapitati cittadini, colpevoli solo di trovarsi nel posto sbagliato? Su queste questioni dobbiamo essere vigilanti: prefetto e questore devono sapere che abusi, superficialità o deficienze non saranno tollerabili

venerdì 18 gennaio 2008

Le foto segnaletiche di Caravella! A breve le altre!


sax




pedro



march



lau



Iulius


carloc


poddi


anto


ale


giovedì 17 gennaio 2008

Stanotte nuovamente al Porto Canale

Azione Giovani, dalle 21 di questa notte, sarà davanti ai cancelli del Porto Canale di Cagliari per “accogliere” in maniera del tutto pacifica, la nave che trasporta tonnellate di rifiuti campani.
I giovani di AN useranno l’ironia e la goliardia per contestare l’ennesima violazione delle leggi regionali da parte di un Governatore che non sa più cosa far dire ai suoi assessori e ai suoi esponenti per giustificare questo nuovo arrivo di rifiuti.
Solidarietà rivolgiamo al Sindaco di Cagliari, Emilio Floris, fatto oggetto di vergognose accuse da parte di un consigliere regionale del centrosinistra (tal Frau) che farebbe meglio a porgere le scuse al Primo cittadino di Cagliari e a tutti i sardi per questo triste teatrino.

Il gruppo di An in Comune contro le scellerate dichiarazioni del centrosinistra regionale

Il gruppo AN del Comune di Cagliari manifesta sconcerto ed indignazione per le scellerate dichiarazioni del consigliere regionale Frau, che ha indicato come mandante della “spedizione punitiva” di Bonaria il sindaco di Cagliari, Emilio Floris. Un’accusa infamante verso il primo cittadino e un’ennesima offesa alla città capoluogo, che dimostra come il centro-sinistra stia facendo un uso politico, strumentale dell’episodio di Bonaria, adoperato come arma dialettica per mettere a tacere il legittimo dissenso contro la decisione (illegittima, fino all’ultimo coperta dal segreto e dalla menzogna) del presidente della Regione di portare in Sardegna i rifiuti campani. Il primo cittadino ha già espresso una ferma condanna contro ogni forma di violenza. Noi denunciamo la pericolosa violenza verbale e le provocazioni del centro-sinistra che, a corto di argomenti, arroccato in un’acritica difesa degli “editti repentini” del suo leader, vorrebbe rendere immune il presidente Soru da ogni contestazione ed inficiare l’ondata di indignazione di migliaia e migliaia di Sardi.

martedì 15 gennaio 2008

Botta e risposta con Repubblica

Il Belpaese
Camerati
di Alessandra Longo

I giovani camerati di An (così si chiamano ancora tra di loro) sono orgogliosi della performance cagliaritana messa in scena giovedì notte per impedire l’arrivo della spazzatura di Napoli. Se andate sul sito della locale Azione Giovani, troverete che l’attacco a Soru e lo scontro con la polizia hanno assunto dimensioni epiche. "Dopo quanto è successo, nessuno di noi deve dimostrare più niente perché l’ha già fatto sul campo. Chi è finito in ospedale, chi è stato manganellato, chi è stato trascinato per le gambe e caricato sulla corriere diretta in Questura". Si sentono eroi, ricevono anche i saluti romani dei colleghi della Campania che condividono le loro ragioni. Le polemiche di queste ore non li sfiorano: "Se assisti a scene a come quella a cui abbiamo assistito noi, ritrovi il senso di tutto ciò che hai fatto da quando hai iniziato a militare fino ad oggi, e quel senso ha la forma di un abbraccio fra due camerati e tante braccia levate verso la corriera della polizia". Gott mit uns.

Noi rispondiamo così...

GOTT MIT UNS? L’articolo di Repubblica a firma di Alessandra Longo è sicuramente apprezzabile se non fosse che l’ultima citazione non sia compatibile con quello che noi siamo veramente o meglio quello che non siamo. Di certo non siamo nazisti né abbiamo simpatie per essi. Calzante sarebbe stato di certo il motto “Fortza Paris” visto l’argomento e considerato il tenore dell’articolo comparso presso il nostro sito. Tutti insieme, un sentimento che in questo periodo sentiamo più che mai dentro il nostro cuore e dentro la nostra testa. Un sentimento d’appartenenza ad una comunità, ad un gruppo umano che in un momento difficile ha saputo rimanere unito senza tentennamenti.
Molto spesso gli opinionisti e giornalisti dicono che i giovani non sono interessati alla politica ma compiono contemporaneamente l’errore di ironizzare e dipingere negativamente gruppi e formazioni politiche giovanili che quotidianamente si nutrono di politica, impegno e sacrificio militante.
Non ci consideriamo eroi, è bene dirlo, perché non abbiamo compiuto chissà quale impresa stoica ma sicuramente questa vicenda conferma che dentro il nostro gruppo ci sono persone che credono veramente nei valori e nelle battaglie politiche che portiamo avanti.
Nessuno evidenzia che nell’articolo apparso sul nostro sito non contestiamo l’operato della polizia, degli agenti, dei carabinieri. Non abbiamo inscenato melodrammi né accostato l’accaduto al G8 (come qualche quotidiano ha fatto). Noi abbiamo celebrato quella manifestazione con un articolo per evidenziare come, nonostante la durezza dell’intervento delle forze dell’ordine, nonostante la permanenza prolungata al Porto canale, nonostante tutto quello passato, noi abbiamo continuato a rispettare la legalità, abbiamo rispettato il ruolo delle forze dell’ordine in quanto non abbiamo reagito né abbiamo dato prova di essere ostili ad essi. Abbiamo dimostrato come un ragazzo di destra possa manifestare in totale tranquillità senza eccedere in vandalismo o isterie nefaste.
Il termine camerati? Un sogno sarebbe che un inviato di Repubblica venisse ospite presso la nostra sezione per verificare con i suoi occhi che quel termine non è usato per un puro esercizio nostalgico, ma per noi ha un significato interiore di grande valore e per questo motivo lo utilizziamo rarissime volte. Proprio perché ha valore all’interno della nostra comunità, ha valore nei rapporti tra i militanti. Non abbiamo la volontà di svilirlo utilizzandolo all’esterno e se in questa occasione l’abbiamo fatto è perché la nostra comunità ha superato una prova di maturità.
Solidarietà a Soru? Noi non siamo coinvolti negli episodi di violenza e vandalismo. Noi siamo andati alla manifestazione ma abbiamo preferito allontanarci in quanto non concepiamo il vandalismo e la violenza come azione politica. Non distruggeremo mai la nostra città. L’amiamo troppo. Il Governatore? Non solidarizziamo con colui che se ne frega delle Leggi regionali e decide che in Sardegna possono arrivare tonnellate di spazzatura senza la benché minima notizia di cosa ci sia dentro i container. Non solidarizziamo con il Governatore Soru perché non ha avuto il minimo gesto di solidarietà verso i manifestanti che sono stati caricati il giorno prima al Porto canale ma ha detto che lo Stato doveva dare un segnale. Non abbiamo intenzione di solidarizzare con un Governatore che non sta solidarizzando con i campani e i napoletani perché se fosse il suo sentimento vero e pacifico, si sarebbe accertato e subito dopo avrebbe fornito le prove all’opinione pubblica, che in quei rifiuti non c’è niente di pericoloso. Avrebbe dovuto dire che se la Sardegna è un esempio per la raccolta e gestione dei rifiuti, quello campano è un problema nato anche per colpa dell’incapacità dei Governanti attuali. Pecoraio Scanio, Bassolino, Rossa Russo Jervolino. Avrebbe dovuto specificare che non si tratta di un’emergenza visto che è un problema di anni e anni. Avrebbe dovuto chiedere al Governo nazionale delle rassicurazioni sull’effettiva risoluzione dei problemi. Niente di tutto questo. Ha detto subito si, senza consultare alleati e opposizione, sindaci, presidenti di provincia. Nulla. Ha nascosto la sporcizia dei governi locali e nazionali del centrosinistra sotto (o sopra) il tappeto Sardegna. Non ha il benché minimo rispetto per chi si oppone alla sua politica. Sono tutti strumentalizzati e in malafede. Noi prendiamo atto di questo suo atteggiamento ribandendo un concetto “ Soru, Noi ti rifiutiamo”

lunedì 14 gennaio 2008

Soru, noi ti rifiutiamo!

Azione Giovani sostiene con forza la mozione di sfiducia, presentata dai partiti del centrodestra in Consiglio regionale, al Presidente della Regione, Renato Soru, e alla Giunta Regionale. Nei prossimi giorni, saremo nelle vie di Cagliari per invitare i cittadini a sostenere, con noi, la mozione di sfiducia, attraverso una raccolta firme. I cagliaritani potranno firmare anche nei giorni di apertura della sezione (martedì e giovedì dalle 20,00 in Via San Gregorio Magno 7). Vogliamo, in questo modo, consentire ai tanti cittadini stufi della politica arrogante e padronale del Governatore di esprimere il loro disgusto e la loro indignazione. Le duemila persone accorse l'altra sera, di fronte alla villa del Governatore per manifestare la loro rabbia in maniera pacifica e civile (non c'erano solo teppisti) sono il segno che per i Sardi la misura è colma. Nella sezione materiale trovate la mozione di sfiducia e il modulo per la raccolta firme.

sabato 12 gennaio 2008

Azione Giovani risponde a Soru

COMUNICATO STAMPA

OGGETTO: “SORU E’ IL CATTIVO MAESTRO – NOI NON SIAMO ISTIGATI DA NESSUNO MA MANIFESTIAMO PER CONTRASTARE QUESTA POLITICA E QUESTO SISTEMA ARROGANTE, PREPOTENTE E INTOLLERANTE"

Cagliari, 12 gennaio 2008


Azione Giovani Cagliari, movimento giovanile di Alleanza Nazionale, lette con rammarico le parole del Governatore Soru intende precisare e chiarire alcuni aspetti:
• Siamo da sempre contrari a manifestazioni di teppismo e vandalismo e storicamente noi non siamo mai protagonisti di tali atti nelle nostre manifestazioni
• Giovedì notte non siamo stati istigati da nessun politico ma liberamente e con piena convinzione abbiamo deciso di manifestare quella che era, ed è ancora oggi, una decisione arbitraria di un Governatore oramai solo, a cui non resta che attaccarsi alla sua carica e agli amici del Governo Prodi
• La cattiva politica è quella non trasparente. È quella che la gente non capisce, che non può capire perché è fatta nelle stanze del potere, lontana dagli interessi della gente ma vicini agli interessi del singolo politico.
• Il Governatore è sicuro che non ci siano rifiuti speciali ma come è possibile che i dirigenti di azione giovani Napoli, a noi solidali, avvertono che nessuno, o pochi sanno, cosa ci sia in mezzo quei rifiuti?
• La nostra protesta continuerà, in maniera pacifica e corretta come lo è stata giovedì 10 gennaio nonostante le forze dell’ordine siano intervenute con una durezza che sinceramente ci ha lasciato e ci lascia perplessi e amareggiati. Le immagini trasmesse da alcune tv, videolina, sky, studio aperto sono abbastanza eloquenti. Nessun ordine di disperderci ci è stato dato. Basta osservare dei video su youtube. Le immagini non sono chiare ma l’audio perfetto.

http://www.youtube.com/watch?v=1zWhA9j48rc

venerdì 11 gennaio 2008

Non ci fermerete!


Quante cose potremmo raccontare di ieri notte! Le immagini di Videolina e di Sky dicono già tutto. Il nostro silenzio vuole pesare sui responsabili di quello che è successo più di qualsiasi parola di condanna. Il nostro pensiero va solo a questa nostra Comunità. Questa squadra è veramente pronta a tutto! Anche a resistere alla carica di poliziotti e carabinieri, a cui era stato ordinato di consentire, anche con l'uso della forza più brutale, il passaggio dei ventiquattro camion carichi di spazzatura provenienti dalla Campania. Anche a restare, dall'inizio alla fine, padroni di se stessi, mantenendo la calma, senza scadere in alcun tipo di violenza. La canzone degli ZetaZeroAlfa prosegue dicendo "devi esserne all'altezza, devi esserne sicuro". Dopo ieri, nessuno, tra di noi, deve dimostrare più niente perchè l'ha già fatto sul campo: chi è finito in ospedale, chi è stato manganellato, chi è stato trascinato per le gambe e caricato sulla corriera diretta in questura, chi è svenuto per le percosse in testa e chi ha soccorso chi era in difficoltà. Quando assisti a scene come quelle di ieri, ritrovi il senso di tutto ciò che hai fatto, da quando hai iniziato a militare sino ad oggi e quel senso ha la forma di un'abbraccio tra due camerati e delle braccia levate verso la corriera della polizia con dentro i fermati dove, da uno dei finestrini, sventolava, invitta, la fiaccola della nostra lotta.

mercoledì 9 gennaio 2008

Prodi & Soru: una politica da rifiutare

Alleanza Nazionale e Azione Giovani Cagliari manifesteranno contro la gestione dell'emergenza rifiuti di Governo e Regione Giovedì 10 Gennaio, alle ore 16,00, presso il Porto Canale.

Di seguito i motivi della protesta:

L’emergenza rifiuti in Campania è l’ovvia conseguenza di una politica fallimentare da parte di Governo e amministrazioni locali. Una politica da rifiutare.

PRODI. L’inerzia del suo Governo, informato da oltre un anno della gravità della situazione, ha consentito che l’emergenza rifiuti si riproponesse in termini ancora più drammatici di un anno fa. Il suo Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, si è opposto a qualsiasi soluzione gli sia stata prospettata, inducendo il Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti alle dimissioni. Ha coperto le responsabilità dei suoi “compagni” di partito che amministrano da oltre due lustri Regione (Bassolino) e Comune (Jervolino). Al riesplodere dell’emergenza, aveva promesso una soluzione “definitiva e radicale”. Più che radicale, il piano del Governo appare ridicolo: smaltire i rifiuti nelle altre Regioni italiane, meglio se amministrate da governatori accondiscendenti.

SORU. Soccorso rosso chiama, Soru risponde. A distanza di poche ore dalla richiesta del Governo, il governatore aderisce entusiasta alla gara di solidarietà per salvare la poltrona di Bassolino e della Jervolino, ignorando, peraltro, che una legge regionale vieta il transito in Sardegna, di rifiuti extraregionali. Ma la solidarietà soriana preferisce al “do ut des” il “do e basta”: quando si tratta di chiedere aiuto, il governatore non c’è. I casi Unilever e Legler ne sono la prova provata.

Alleanza Nazionale e Azione Giovani chiedono le dimissioni di Bassolino, Jervolino e Pecoraro Scanio e stigmatizzano il comportamento, prono e accondiscendente, di Reanto Soru, pronto a rispondere agli ordini di partito ma incapace di tutelare gli interessi reali della Sardegna.